Ghee RSI

Il principio di Ghee RSI

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Ghee RSI nasce da una mancanza: Ti racconto la storia.

Tempo fa venne da me una paziente, dati i suoi problemi, molto comuni a tanti altri, le dissi di assumere quotidianamente un cucchiaino di Ghee a colazione.

Aveva una pelle orribile, in sovrappeso, scarsa energia e rughe a non finire. Naturalmente quelli erano solo effetti di una causa molto più grave: il suo intestino era gravemente compromesso.

Aveva anche alterazioni importanti di colesterolo e la salute del cuore non era proprio ottimale.

In medicina cinese, intestino tenue e cuore sono strettamente connessi.

Ma, senza scomodare la medicina cinese, è indubbio che un problema in qualsiasi parte dell’intestino (tenue o crasso che sia) danneggi severamente altri organi. E tutti gli organi sono fondamentali.

Quindi, semplicemente, le dissi: “comprati del ghee, le sue proprietà sono benefiche e curative per l’intestino”.

Due giorni dopo:

Ho preso il ghee come mi ha detto, ma sto male! Mi gira la testa e ho scariche diarroiche con mal di pancia e debolezza generale.

Mi domandai se potessi aver sbagliato qualcosa, il non aver considerato una possibile patologia autoimmune* nella paziente. Eppure ero così sicuro di aver fatto tutto correttamente che rimasi seriamente stupito e chiesi alla paziente di inviarmi una foto del prodotto acquistato.

Magari il prodotto era mal conservato o contaminato. Oppure, la buona Carla ha sbagliato ed ha acquistato il classico burro?

Mi feci mille domande.

Ricevuta la foto, apparentemente non vi era nulla di anomalo: confezione nuova, anche un buona scelta di colori, etichette.. eppure, qualcosa non andava.

Aprii la foto sul pc, in grande, e notai che il colore del prodotto era un po’ anomalo, un giallo innaturale..

Questo è il classico burro da supermercato. Bianco, di dubbia provenienza e forse, forse fatto con latte.

“Quanto ha pagato questo prodotto?” – le chiesi

– “7,50 € per 250gr”

 

Ho trascorso giorni a cercare un prodotto che potesse andare bene ma non c’era, non esisteva. Quindi ho dovuto crearlo. 

Ecco il problema: Non è possibile.

Per fare un chilo di burro sono necessari dai 12 ai 14 litri di latte.

Una signora vacca di tipo A2 (non geneticamente modificata*) libera al pascolo, quando sta bene ed è felice ne produce al massimo 5/6 litri al giorno.  Ed ha anche un vitellino a cui dare il latte.

Ne resta davvero poco per fare burro e formaggi!

Gli alpeggi italiani non si estendono per chilometri, sono piccoli e va da se che, se la produzione di latte è obbligata da ciò che natura comanda, non potrai mai trovare più di tanto burro per stagione/ anno ad alpeggio.

Anche perché una vacca costa fra le 7500 e le 9000 euro. Insomma, parliamo di circa 200.000 euro di vacche, volendo stare bassi.

Capisci? In un solo punto vendita di una qualsiasi catena di supermercati, il burro a magazzino supera di almeno due volte tutta la produzione annua di tutti gli alpeggi italiani!

C’è qualcosa che non va.

Ma qui stiamo parlando ancora di burro, e non di ghee..

 

Cosa cambia

Partendo dall’alto: Burro Valtellina – Burro Val di Lei – Burro Val Carvagna

 

Per fare un chilo di Ghee RSI occorrono almeno due chili di burro. 

Oddio, ma allora la disponibilità del prodotto è ancora più ridotta!

Esattamente. I tre alpeggi da cui mi rifornisco (situati fra i 1000 ed i 2400 mt di altezza) riescono a produrre in un anno, in totale, dai 180 ai 200 kg di burro.

Facciamo i conti insieme sull’ipotesi di 30 vacche.

30 vacche, se tutto va bene, producono fra le 120 e 150 litri di latte al giorno.

Per fare un chilo di burro, ho detto, occorrono 12 – 14 litri di latte. Di cui, la maggior parte va ai vitelli.

Il vitello al pascolo nasce e cresce con la mamma, si nutre come madre natura comanda, non come accade negli allevamenti intensivi con il latte in polvere. Indicativamente il vitellino beve circa 3,8/4 litri di latte al dì.

Per i prodotti caseari ne rimane indicativamente, in media, un litro e mezzo. Quantità che aumenta gradualmente man mano che il vitellino inizia a mangiare erba e fieno (ma la vacca naturale non ha latte per sempre). 

Calcoliamo in media, quindi, il latte residuo di 30 vacche x 1,5 lt. Otteniamo circa 45 litri di latte.

Ecco, in un giorno abbiamo 45 litri di latte. Possiamo azzardare, se tutto va per il verso giusto, di produrre circa tre chili di burro al giorno? No, meno. Una parte del latte viene anche impiegata per fare formaggi!

Ma c’è ancora una cosa da dire: per fare il Ghee RSI io acquisto SOLO la primizia del burro, ovvero le mungiture della stagione primaverile. Perché le vacche, in quell’occasione possono mangiare, insieme all’erba classica, tutte le erbe mediche disponibili a loro! 

Per farla breve, dai “miei” tre alpeggi di riferimento io acquisto circa 70 kg di burro ogni anno, da cui estraggo circa 32 kg di Ghee RSI.  

Comprendi ora quale raffinatezza c’è nella ricerca e nella produzione della materia prima? 

Ora, anche uno stupido si farebbe la classica domanda: “come fa, il prodotto del supermercato a costare così poco?” ed anche il più stupido degli stupidi può facilmente darsi una risposta.. (“chissà se il burro del supermercato è davvero fatto con il latte…”)

Ghee RSI è un prodotto di nicchia, e MAI potrà diventare un prodotto commerciale, in primo luogo per la materia prima, come descritto sopra, in secondo luogo.. per la conoscenza di chi lo produce! 

 

Io sono, uno. 

 

Ghee RSI grass fed: veniamo al sodo!

 

 È il nome che identifica tre tipologie di Ghee. 

Da tre valli lombarde – ad altitudini variabili 600 mt – 2400 mt – vacche grass fed di tipo A2* (geneticamente immodificate) pascolano liberamente nutrendosi esclusivamente di erbe spontanee e fieno autoctono. 

Quando le vacche sono pronte producono il latte come Madre Natura comanda: pochi litri al dì, munte a mano dall’allevatore. 

La produzione dell’RSI GHEE GRASS FED è comandata dal normale ciclo biologico dalle vacche, per questo motivo in alcuni periodi potrà essere indisponibile.

Questo è uno dei motivi per cui è estremamente prezioso.

RSI GHEE GRASS FED è un prodotto elitario ed è riservato a pochi.

RSI GHEE GRASS FED è una specie di burro chiarificato, ma a differenza di quest’ultimo, si prepara con una tecnica particolare: il burro diventa privo della parte acquosa, delle proteine e del lattosio diventando grasso puro. 

Nel classico burro chiarificato si usa solo la parte liquida chiara e dorata che viene poi filtrata e versata in un recipiente.

Purissimo Ghee appena estratto – a basse temperature

Nel classico burro chiarificato normalmente in vendita non c’è il lattosio, vero, ma contiene ancora la caseina (proteina promotrice di tumori e malattie autoimmuni), mentre il Ghee RSI grass fed che hai acquistato è privo di queste due pericolose sostanze.

Nell’ RSI Ghee Grass Fed la caseina si separa per mezzo di una speciale tecnica di cottura a bassa temperatura. Ciò che si ottiene viene raffinato con una ricercata tecnica manuale. 

Questo lo rende assolutamente straordinario nel panorama italiano, perché non esiste nessun altro burro italiano proveniente da mucche grass fed A2 (allevate ad erba).

 

Come potrai immaginare quindi è un vero prodotto di nicchia. Si fa per pochi.

 

RSI Ghee Grass Fed viene prodotto in ambiente protetto, durante la lavorazione è sottoposto a procedimento di decontaminazione da radiazioni ionizzanti gamma provenienti dal sottosuolo e decontaminazione da campi elettromagnetici per via indiretta

 

la lavorazione viene eseguita solo quando l’RSI Ghee Grass Fed è già sigillato dentro al vasetto.

 

È vero, quando uscirà dal laboratorio, come tutti gli alimenti che conosci, potrà subire ancora gli stress geopatici derivanti dal sottosuolo, ma sarà comunque meglio di tutti gli alimenti che hai in casa che non sono sottoposti a decontaminazione.

E comunque, se me lo chiedi, posso aiutarti a mantenerlo decontaminato (intanto puoi leggere qualcosa qui) 

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Ghee sigillato, pronto per essere decontaminato e messo a “riposo”

Come proteggersi dagli stress geopatici? Ne parlo in alcuni articoli, nel mio libro e, qualora volessi saperne ancora di più puoi prendere appuntamento presso il mio studio.

NB: sul fondo del vasetto troverai “Il fiore della vita” che emette benefiche onde di forma.

Tuttavia, tali onde di forma nulla hanno a che vedere con l’annullamento o la protezione da radiazioni e inquinamento elettromagnetico. Specifico poiché molti, erroneamente, ritengono di poter eliminare l’inquinamento elettromagnetico con simboli e preghiere. Sarebbe bellissimo ma purtroppo è impossibile.

Ma al ghee RSI, mentre è riposto in spazio protetto, vengono rivolte anche delle preghiere specifiche ed è caricato con il mio QI (vedi la sezione delle pratiche energetiche taoiste di cui sono Maestro). 

Nulla quindi è stato trascurato.  

L’intenzione, la mia visione del Ghee RSI.

Ho cercato e ricercato un prodotto che avesse delle caratteristiche specifiche ma non l’ho trovato. Per questo ho deciso di creare il Ghee RSI, non solo unico ma ineguagliabile anche fra cent’anni.

Ho voluto un prodotto: 

  • Italiano 
  • Da vacche A2 
  • Da vacche alimentate ad erba e fieno
  • Proveniente da latte specifico 
  • Ricavato da burro di altissima qualità 
  • Lavorato a basse temperature per garantirne le proprietà benefiche
  • Scartando tutte le parti nocive (anche se ciò significa buttare almeno metà del prodotto durante la lavorazione) 
  • Che fosse curativo (eliminando inquinamento elettromagnetico e radioattivo naturale) 
  • Che fosse fatto con il cuore e con amore. 
  • Possibilità di produrlo totalmente nickel free
Ghee rsi confezione estiva
Alcuni dei benefici 
Un ragionamento sui costi

Il costo di Ghee RSI Grass Fed è giustificato da:

  • 4-6 ore di auto a seconda dell’alpeggio vado io a prenderlo (calcolo 0,4o cent al km) 
  • 2 ore di preparazione per 1,5 kg di burro da cui si estrae circa 650 gr di Ghee Rsi
  • Bollette energetiche per produzione
  • vasetti 
  • tappi 
  • etichette e confezioni
  • Strumenti per decontaminazione
  • E non ho operai da pagare (caspita!) 

Dio mio, come fanno a spacciare il ghee a 19,90 euro al chilo? Non ci dormo la notte.

  • Può essere conservato anche fuori frigorifero al buio e sbalzi termici.
  • Può essere conservato in frigorifero (consiglio personalmente)  
  • Se conservato in frigorifero, proseguire la conservazione in frigorifero (un po’ fuori e un po’ dentro, non va bene).
  • Quando inserisci il cucchiaino evita, dopo averlo messo in bocca, di riprendere il Ghee RSI con lo stesso cucchiaino. 
  • Il sottovuoto non è indispensabile
Gusti e caratteristiche del Ghee RSI

Ghee RSI è emozione pura. Se sei stato in montagna da bambino ed hai avuto una nonna o una zia che ti ha iniziato ai prodotti genuini di un tempo, mangiandolo, ti commuoverai. 

Sentirai qualcosa nel plesso solare e nel cuore, potresti sentire anche qualcosa in più, qualcosa che non hai vissuto in prima persona.. 

Ti farà ritornare bambino/a. Mangialo ad occhi chiusi, quasi meditando mentre lo tieni in bocca e vedrai delle immagini della montagna, della passione e dell’amore di chi, in quei luoghi, ha vissuto e vive con tutto se stesso. 

Ghee RSI è tradizione, tutto viene compiuto a mano, dalla mungitura al confezionamento ed è disponibile anche la versione nickel free. 

  • Val Carvagna: Sapore intenso, deciso. Per i più nostalgici: il più raro e pregiato in assoluto
  • Val Di Lei: Sapore più delicato in assoluto, ottimo per dolci e cottura. Ha la delicatezza e la semplicità di una fanciulla degli anni venti mentre raccoglie fiori in un campo. 
  • Valtellina: Qui si sente la fatica dell’allevatore, un caro amico di famiglia. Gusto meno deciso del Val Carvagna, sapore più vicino al latte ed alla panna. È più facile reperirlo.
Valore e confezionamenti del Ghee RSI

Val Carvagna:

  • 205,90     1000 gr
  • 104,90       500 gr 
  • 53,90         250 gr
  • 27,90          125 gr

Val di Lei: 

  • 145,90   1000 gr 
  • 74,90      500 gr
  • 39,90      250 gr 
  • 20,90      125 gr

Valtellina: 

  • 95,60   1000 gr
  • 48,90     500 gr
  • 24,90     250 gr 
  • 15,90      125 gr

 

Naturalmente, la soluzione da kg è la più conveniente. 

PS: *La suddivisione delle vacche A1/A2 nasce perché circa 2000 anni fa (o forse 8000) le mucche del Nord Europa hanno subito una mutazione spontanea, in uno solo dei 209 aminoacidi della beta-caseina, la proteina più abbondante del latte, più precisamente nella posizione 67.

*Le mucche A2 hanno la prolina, quelle A1 l’istidina. Quindi, la caseina da A2 è diventata A1, ma la caseina A1 nel corso della digestione si trasforma in una proteina simile alle lectine: la Beta-Caseomorfina-7 (β-CM7).

*chi ha patologie autoimmuni non dovrebbe assumere il ghee. Prima, risolviamole.

L’unica terapia efficace è breve

Klaus