Storia: quando l’ignoranza fa paura

 

Iniziai a scrivere il mio libro “La cura segreta” nel Gennaio 2020. L’ho fatto per cercare di tamponare l’ignoranza dilagante per cui la stragrande maggioranza dei cittadini era spaventata da un raffreddore e non riusciva a comprendere quale fosse la vera causa dei malati e dei morti di quel periodo.

Ho scritto il libro corredandolo di studi scientifici e fonti storiche indiscutibili.

Che ha a che vedere questo con la guerra dei giorni nostri? L’imperante ignoranza dei cittadini. 

Premesso che in materia medica e Fisica l’ignoranza di un cittadino comune sia anche piuttosto tollerabile, tale condizione diventa intollerabile riguardo i fatti storici che tanto da vicino abbiamo vissuto, sia in linea temporale che per coinvolgimento: i nostri antenati presero parte alla II guerra mondiale.

 

La storia è oggi:

 

È notizia di oggi: L’AIA sta aprendo un’indagine per valutare se la Russia è colpevole di crimini di guerra. Inutile dire che anche solo il pensare a questa indagine risulta ridicolo. Sappiamo benissimo che, la situazione odierna in Ucraina è tale a causa delle continue atrocità commesse dal governo nazi-fascista ucraino appoggiato dalla criminale NATO a danno del popolo ucraino e russo (e in generale a danno di tutto il mondo).

 

Ma perché la Russia è diventata brutta e cattiva?

 

Dopo aver pagato il debito della Russia con i Rothschild, Putin non ha esitato ad informare i consiglieri del significato delle sue azioni. Ha letteralmente bandito il cartello bancario NWO dal territorio russo.

 

Cosa ha a che vedere questo con la II guerra mondiale?

 

Hitler fece la stessa cosa. Quasi nessuno sa che Hitler chiese la pace per ben 49 volte.

Se Hitler chiese la pace viene naturale porsi due domande:

  1. Quindi chi voleva fare la guerra?
  2. E a chi voleva farla?

 

I fatti

All’epoca l’economia tedesca era diventata una reale minaccia per il mondo intero controllato dalla finanza israelita-ebraica.

La Germania aveva stabilito dei rapporti con alcuni paesi dell’America latina, ad esempio il Venezuela e l’Argentina con i quali poteva fare scambio e baratto senza passare attraverso l’intermediazione delle banche internazionali (finanza ebraica) e questo urtava tutto un sistema già operante a livello mondiale.

Ciò che è degno di nota è che la Gran Bretagna, con gli Stati Uniti d’America, pretese di prendere per i capelli la Germania, tirarla in mezzo alla guerra e far scoppiare la guerra con l’assurda garanzia offerta dal governo inglese alla Polonia in caso di aggressione.

Quella garanzia venne offerta su base illegale.

Quella proposta di legge, che fu presentata alla camera dei Lord, non divenne legge perché non erano trascorsi i 21 giorni previsti dalla costituzione inglese, per cui, questa legge discussa avrebbe dovuto (solo successivamente, forse) divenire legge effettiva.

Hitler non faceva altro che proporre di riconsegnare i territori che erano stati sottratti alle minoranze tedesche (corridoio di Danzica) per arrivare ad una più che ragionevole soluzione diplomatica.

Ma siccome le grandi potenze volevano la guerra per distruggere il sistema economico della Germania chiusero ogni possibilità di trattativa con Hitler, tanto è vero che dopo l’attacco alla Polonia, Hitler offrì la pace ben due volte di seguito.

Al processo di Norimberga la Germania ed i nazisti furono accusati di crimini e aggressioni alla Polonia e di crimini commessi contro l’umanità quando, i partner sovietici fecero, sedici giorni dopo, la stessa cosa.

 

Due pesi e due misure

L’unione sovietica aveva infatti aggredito la Polonia da est fino al corso della Bitola ma, in questo caso la legge, la garanzia della Gran Bretagna, non valse nei confronti dell’Unione Sovietica. Evidentemente loro potevano sterminare i polacchi ..ed i tedeschi no. 

Li emerse l’evidenza che l’unione sovietica era una creatura del capitalismo monopolistico americano e anglo-americano. Fu proprio un giudice sovietico, Iona Timofeevich Nikitchenko che durante il processo di Norimberga fece il PM nei confronti dei nazisti.

Perché la garanzia valse per i tedeschi ma non per i sovietici? E perché fecero passare i massacri delle fosse di Katyn come atti tedeschi quando furono, in realtà i sovietici a commetterli?

E chi lo dice che furono i sovietici a commetterli? Stalin.

Stalin si rese responsabile della morte di 60-65 milioni di persone. Lui si dimostrò un mero esecutore degli ordini di un capitalismo che volle la rivoluzione bolscevica e che finanziò per tutta la sua esistenza l’unione sovietica. Ed anche questa, è storia.

 

Dove sta la verità?

 

Tutti sanno che Hitler perseguitava gli ebrei. Ma è vero? Ni. Questa è un’altra manipolazione storica.  

Il discorso dei 6 milioni di ebrei morti nella Shoah era noto già dalla seconda metà del 1800 ed era già scritto nelle riviste giudaiche della seconda metà del 1800. Era anche scritto all’inizio del ‘900 nei più importanti quotidiani americani, statunitensi e canadesi, dove si parlava esattamente di 6 milioni di ebrei che stavano morendo o “dovevano” morire nel sud-est dell’Europa.

Ovviamente non si mette in discussione la Shoah. Ma sto solo ponendo delle domande, che forse sono più pesanti ancora. Che fosse stato anche solo un ebreo o un miliardo non cambia niente, è sempre un crimine.

Chi l’ha veramente voluto il massacro degli ebrei? E chi l’ha programmato? Perché sono sempre 6 milioni di ebrei?

 

Per citare un fatto: il “New York Times” nel 1919 e poi nel 1920 scrive: “In Ucraina, 6 milioni di ebrei sono in pericolo”.

E poi: “Sei milioni di ebrei in Ucraina e in Polonia hanno ricevuto la notizia che stanno per essere completamente sterminati”.

Ma nel 1919 Hitler aveva appena finito di fare la staffetta nella Prima Guerra Mondiale.

Ricordiamoci sempre che Adolf Hitler nacque nel 1889.

Nel 1915 leggiamo: “Sei milioni di ebrei in Russia sono perseguitati, cacciati, umiliati, torturati, fatti morire di fame a migliaia, massacrati e oltraggiati, depredati”.

Dalla metà del 1800 fino al 1900, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, sono sempre 6 milioni di ebrei.

Un popolo che viene massacrato diminuisce di numero: noi conosciamo la storia dei nativi americani, sterminati dai cristiani spagnoli in nome dell’amore di Cristo.

La stessa storia: perseguitati, cacciati, umiliati, torturati, fatti morire di fame, massacrati, oltraggiati, depredati. Cioè: se togliamo “ebrei” e ci scriviamo “nativi americani” è esattamente la stessa roba.

Solo che sono passati da 80 milioni a 10. E i soli abitanti del Messico sono passati da 20 milioni a 2. Gli ebrei invece rimangono sempre 6 milioni, per 70 anni.

Ci sono siti ebraici di rabbini dove c’è scritto che è già presente nella Bibbia il fatto che 6 milioni di ebrei dovessero morire per consentire agli ebrei di tornare in Israele.

Ed è presente proprio dove si parla del ritorno degli ebrei.

Per esempio, nel sito di Solomon Cohen “La nostra agenda giudaica” c’è scritto che «è proprio a causa di questa profezia che noi abbiamo anticipato che 6 milioni della nostra gente devono morire prima che a noi sia permesso di tornare in Israele».  Questo è stato scritto sul “New York Times” del 6 novembre 1900, quando Hitler aveva da poco ho finito di succhiare il latte. Questa è storia, un fatto incontestabile.

Ricordatevi che nacque nel 1889.

Dobbiamo credere che un Adolf Hitler appena undicenne odiasse a tal punto il popolo ebraico? Vero che non ci sono più gli undicenni di un tempo, ma è davvero un’offesa all’intelligenza credere a quanto riporta la storia comune.

 

I testi antichi

Riprendendo il tema principale: questa faccenda la fanno addirittura risalire al “Sefer ha Zohar”, il Libro dello Splendore, che è una delle Bibbie della Cabala ebraica scritta del 1200.

Un testo molto discusso: per alcuni è una vera cialtroneria, per altri invece è un testo che contiene antica saggezza (è scritto in aramaico antico, come se fosse stato scritto prima).

Comunque, quello c’è scritto: l’assenza di quella famosa “vav” nel Levitico indicherebbe che, prima che gli ebrei possano tornare, ne devono morire, scomparire, 6 milioni.

Lo scrivono anche nei loro siti. Benjamin Netanyahu, nella “Rivista del Mondo Giudaico”, avverte Putin che l’Iran vuole uccidere 6 milioni di ebrei. Anche questa è storia!

Sulla base di questo, qualcuno ha deciso che, prima ancora che Hitler nascesse, 6 milioni di ebrei comunque dovevano morire.

  1. Chi sono quindi gli individui che volevano la morte degli ebrei?
  2. Che siano i soliti che, da centinaia e centinaia di anni gestiscono il mondo della finanza?
  3. Fanno parte della discendenza di Israel, il quale, mosse guerra a tutto il suo parentato commettendo atrocità inenarrabili?
  4. Che siano proprio gli ebrei l’agnello sacrificale e sacrificabile nel nome del “dio finanza” che oggi tutto (o quasi) governa? 

 

 

L’unica terapia efficace è breve.

 

Klaus

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